Qui Maradona solleva compiaciuto la sua coppa del mondo ed esulta per il successo conseguito, in un’espressione di gioia immediata e incontrollabile, non interpretata con studio “poetico” . Poetici erano invece i suoi goal e i suoi palleggi, le sue finte, che esprimevano calcio da fuoriclasse (funzione poetica).
Diego Armando Maradona campione del mondo, Città del Messico, 1986.