Nell’immagine, Charlie Chaplin e Buster Keaton ci insegnano che l’espressività non è solo di tipo verbale, ma ci si esprime anche con la mimica, con la gestualità e le espressioni facciali, soprattutto nel cinema muto. Un tipo di espressività assimilabile, per necessità comunicativa, al mondo dei sordomuti. I grandissimi vi riescono con differenti ma sempre intense interpretazioni, a loro modo parlanti, perché ben pensate e costruite, dunque poetiche.
Charlie Chaplin, a sinistra.
Buster Keaton, a destra.