Le macchie d’inchiostro di Hermann Rorschach dimostrano attraverso un’indagine scientifica e quindi di terapia, come le evocazioni dipendono dalla soggettività di chi le guarda. Un “test proiettivo” che indaga l’inconscio sulla base di un processo di percezione psico-cognitivo che richiede, come certa pittura informale, di guardare oltre l’aspetto figurativo, oltre il dato oggettivo che si esprime nella macchia: cosicché ognuno vede ciò che vuole o riesce a vedere.